In arrivo i pass per chi non risiede nel centro storico
Alla fine arriveranno. Le modifiche richieste dai cittadini del centro storico sull’estensione dei pass ai domiciliati e ai furgoni saranno prese in esame dall’amministrazione comunale, che discuterà la settimana prossima gli eventuali cambiamenti. Il requisito per avere il talloncino arancione è stato già individuato: sarà necessario essere domiciliati in una zona a traffico limitato e presentare un contratto di affitto registrato. «In questo modo andremo incontro solamente a chi abita e vive nel centro storico, evitando che qualcuno possa approfittarne», spiega Maurizio Onorato, assessore alla viabilità. La vecchia normativa prevedeva che anche chi abitava nel quartiere avesse il lasciapassare: tradotto in numeri significava più di 300 permessi, che per alcuni avrebbero vanificato l’istituzione stessa della ztl. Inoltre, il domicilio può essere eletto anche in comuni diversi, contemporaneamente. Il rischio era quello di invogliare a delle dichiarazioni di comodo, per transitare e sostare dove è vietato. «Ben vengano le modifiche, ma bisogna evitare che diventino un privilegio per pochi. Una buona amministrazione ha il dovere di farlo», ammonisce Ugo Storelli, presidente della commissione Viabilità. Ancora indecisione sugli autocarri. Il regolamento originario li esclude ma anche per questo punto sono attualmente al vaglio delle modifiche. Con tutta probabilità verranno ammessi alla sosta i camion di piccole dimensioni (anche un’utilitaria può essere immatricolata come autocarro, oltre alle station wagon), ma non è ancora stato individuato il criterio che mette tutti d’accordo. Perchè queste due intenzioni si trasformino in atto amministrativo è necessario aspettare la prossima settimana. Prima sotto forma di delibera di Giunta, poi messa ai voti del Consiglio. Questo l’iter illustrato dall’assessore. Soddisfatto «per il metodo scelto e per le promesse mantenute» il presidente della circoscrizione uno Alessandro Serra, che aveva sollevato il problema degli studenti fuori sede residenti in provincia ma che vivono in città. Non sarà revisionata, almeno per quest’anno, la procedura per l’emissione del pass. I cittadini dovranno avere la pazienza di sopportare la triplice fila (ufficio di via san Giovanni, Poste e ritorno) che nelle intenzioni sarebbe stata ideata proprio per loro, per evitare il pagamento di un pass non accordabile. Michele Ruffi
Alla fine arriveranno. Le modifiche richieste dai cittadini del centro storico sull’estensione dei pass ai domiciliati e ai furgoni saranno prese in esame dall’amministrazione comunale, che discuterà la settimana prossima gli eventuali cambiamenti. Il requisito per avere il talloncino arancione è stato già individuato: sarà necessario essere domiciliati in una zona a traffico limitato e presentare un contratto di affitto registrato. «In questo modo andremo incontro solamente a chi abita e vive nel centro storico, evitando che qualcuno possa approfittarne», spiega Maurizio Onorato, assessore alla viabilità. La vecchia normativa prevedeva che anche chi abitava nel quartiere avesse il lasciapassare: tradotto in numeri significava più di 300 permessi, che per alcuni avrebbero vanificato l’istituzione stessa della ztl. Inoltre, il domicilio può essere eletto anche in comuni diversi, contemporaneamente. Il rischio era quello di invogliare a delle dichiarazioni di comodo, per transitare e sostare dove è vietato. «Ben vengano le modifiche, ma bisogna evitare che diventino un privilegio per pochi. Una buona amministrazione ha il dovere di farlo», ammonisce Ugo Storelli, presidente della commissione Viabilità. Ancora indecisione sugli autocarri. Il regolamento originario li esclude ma anche per questo punto sono attualmente al vaglio delle modifiche. Con tutta probabilità verranno ammessi alla sosta i camion di piccole dimensioni (anche un’utilitaria può essere immatricolata come autocarro, oltre alle station wagon), ma non è ancora stato individuato il criterio che mette tutti d’accordo. Perchè queste due intenzioni si trasformino in atto amministrativo è necessario aspettare la prossima settimana. Prima sotto forma di delibera di Giunta, poi messa ai voti del Consiglio. Questo l’iter illustrato dall’assessore. Soddisfatto «per il metodo scelto e per le promesse mantenute» il presidente della circoscrizione uno Alessandro Serra, che aveva sollevato il problema degli studenti fuori sede residenti in provincia ma che vivono in città. Non sarà revisionata, almeno per quest’anno, la procedura per l’emissione del pass. I cittadini dovranno avere la pazienza di sopportare la triplice fila (ufficio di via san Giovanni, Poste e ritorno) che nelle intenzioni sarebbe stata ideata proprio per loro, per evitare il pagamento di un pass non accordabile. Michele Ruffi