Domani ci sarà l’ennesima manifestazione dei comitati, cosiddetti, spontanei contro il parcheggio di via Cammino Nuovo. La notizia viene annunciata da alcune testate on line con le seguenti espressioni: “Il quartiere in piazza” oppure “I cagliaritani contro il sindaco Zedda”. Premesso che sono ben lontano dall’essere un sostenitore del primo cittadino, mi sembra che ancora una volta si cada in un equivoco.
Anche se la manifestazione di sabato dovesse registrare una partecipazione straordinaria, tale assemblea non può essere considerata rappresentativa di un intero quartiere né dei due quartieri più interessati alla questione (Castello e Stampace).
Inoltre non ritengo accettabile l’idea, che ogni tanto fa capolino, secondo la quale una porzione di città dovrebbe essere considerata quasi una pertinenza delle abitazioni o di un gruppo individuato di persone, comunemente definiti “residenti”.
E’giusto ascoltare la voce dei residenti, ma il centro storico appartiene anche a chi non ha la fortuna di poter acquistare una casa in tale zona. Quando si parla di residenti poi forse sarebbe il caso di distinguere tra quelli veri e quelli che invece un giorno si presentano come abitanti di un quartiere, il mese dopo di un altro e così via.
Se questa analisi vale per i quartieri, a maggior ragione ritengo opportuno che venga fatta per l’intera città. L’unica assemblea legittimata a rappresentare la città è il Consiglio Comunale di Cagliari insieme al sindaco. Tutte le altre rappresentano solo ed esclusivamente chi vi prende parte. I pareri espressi da gruppi limitati di persone valgono quanto quello di chi non scenderà in piazza insieme a loro e la pensa diversamente.
Questo principio non può subire nessuna eccezione, a meno che qualcuno non metta in discussione la democrazia, e vale sia quando governa il centro-destra che quando “tocca a loro”.
Se qualcun altro intende governare la città, chieda il permesso ai cagliaritani, prenda più voti degli altri e allora sarà legittimato a rappresentarci.
Fino ad allora intellettuali (veri o presunti), residenti (veri o presunti), ambientalisti (veri o presunti) rappresenteranno una porzione, spesso assai limitata, della nostra comunità.
Per la cronaca, il progetto originario del parcheggio di via Cammino Nuovo è stato approvato anni fa dal Consiglio Comunale di Cagliari anche con il voto dell’opposizione di allora (la sinistra votò a favore anche in Circoscrizione).
Un’amministrazione può anche cambiare orientamento, modificare i progetti e deve ascoltare tutti, ma questo non significa che per fare qualcosa in città si debba chiedere il permesso ad un gruppo ristretto di cittadini, privo di legittimazione democratica.