Su un sito di cui mi sfugge il nome leggo quelle che qualcuno definisce “smentite” riguardo ad alcuni risultati conseguiti dal centro-destra durante l’attuale mandato elettorale, ma che sarebbe più giusto definire mistificazioni. Bersaglio dei due politici di cui si tratta nel post è un opuscolo scaricabile sul sito istituzionale della Regione, in cui sono indicate le principali azioni svolte durante gli ultimi quattro anni e mezzo. Sono le solite smentite che non smentiscono nulla. Parto da quella più ridicola: due esponenti del centro-sinistra (uno di loro è l’ex assessore Gian Valerio Sanna) arrivano a mettere in dubbio, almeno secondo quello che si legge, che Cappellacci abbia rinunciato all’auto blu. Qui l’on. Sanna non ha alcuna scusa, perché lui era assessore quando, “regnante” Soru, la Regione prese una fiammante e alquanto accessoriata Audi… Cappellacci ha restituito l’auto circa tre anni fa e si muove con un veicolo di sua proprietà. Altro aspetto importante è quello della vertenza entrate. “Questa battaglia non l’ha fatta mica lui”, commenta Sanna riferendosi all’attuale presidente. Peccato però che i fatti dimostrino l’esatto contrario. Infatti con l’accordo Prodi-Soru la Sardegna aveva ottenuto solo sulla carta le maggiori somme che ad essa spettavano mentre si era accollata da subito le maggiori spese derivanti dall’aver assunto sulle proprie spalle la Sanità ed altre voci importanti ed onerose. E’ solo dopo il ricorso vittorioso alla Corte Costituzionale, esperito dall’attuale Giunta, che nel 2012 il MEF ha per la prima volta formalmente riconosciuto pienamente tutte le maggiori entrate spettanti alla Sardegna, quantificandole nella loro effettiva misura, in applicazione del novellato art. 8. Sanna nega l’evidenza circa i meriti dell’attuale Giunta anche riguardo alla Sassari-Olbia. Lui dice che i soldi c’erano già. Sarebbe sufficiente ricordare i titoli dei giornali quando Cappellacci entrò in carica per confutare la sua tesi: “Olbia-Sassari, Cappellacci cerca i fondi” (L’Unione Sarda); “Quattro corsie, il Governo non darà un euro (La Nuova Sardegna). Non solo reperire i fondi è stato un lavoro duro, ma, come è noto, soltanto il commissariamento con le redini in mano alla Regione ha permesso di compiere le procedure e avviare finalmente i lavori. Infine non può non provocare un sorriso ironico la foga del consigliere Sanna, che parla di immoralità dell’iniziativa, dimenticando che un opuscolo simile venne realizzato dalla Giunta di cui faceva parte e distribuito in migliaia di copie. Allora forse pensava che fosse una straordinaria prova di trasparenza.