Sono trascorsi quasi vent’anni da quel giorno maledetto in cui la mano assassina della mafia asassinò il magistrato eroe, uno dei pochi eroi che l’epoca recente ci abbia consegnato, Paolo Borsellino.
Appresi la notizia in un taxi, a Genova. “Ne hanno ammazzato un altro” disse il conducente: da quella frase si capisce come all’epoca fosse diffusa la consapevolezza che Giovanni Falcone non sarebbe stato l’ultimo.
Oggi qualcuno vorrebbe fare di Borsellino una bandiera di parte e addirittura di quella parte di cui lui, militante del FUAN, non è mai stato.
Per il modo alto in cui ha interpretato il proprio ruolo, per il modo in cui ha sacrificato la propria vita a ideali che dovrebbero essere di tutti, Borsellino è una bandiera italiana, non di questo o quel partito.
Quando penso alla patria, quando penso allo stato, alla nostra Italia, penso a uomini come lui e Giovanni Falcone.
Sarebbe un bel gesto se ciascuno di noi lasciasse un fiore nella piazza a lui dedicata.