“Tu ci sarai stasera?” Mi ha domandato una giornalista che ho incrociato per caso, riferendosi alla prima seduta del Consiglio Comunale. Non ci sarò, ma sono emozionato per diversi amici che oggi faranno il loro esordio nell’aula del palazzo civico. Dieci anni fa, proprio il 18 Luglio, cominciai il mio cammino da consigliere: primo banco, a destra. Avevo il cuore che usciva dal petto per l’emozione e un senso di onore, di rispetto per quel luogo, di responsabilità. Mi lasciarono libero il posto di mio padre e la cosa mi commosse a tal punto che trattenere le lacrime non fu impresa facile. Pensai molto a lui, a Enrico Endrich, al sindaco Delogu che allora era senatore. “Speriamo di essere degno”, pensavo mentre il presidente del Consiglio apriva la seduta. Stasera non ci sarò, perché sono convinto che non si debba ritornare dove hai ricoperto un ruolo istituzionale, se non eccezionalmente e per motivi istituzionali. Ma sono vicino a chi oggi per la prima volta parteciperà a questo straordinario momento della vita pubblica della nostra città. Conosco molti consiglieri e sono convinto che si impegneranno con onestà, competenza e dedizione. Ora abbiamo il dovere tutti, come comunità cittadina, di essere vicini ai nuovi consiglieri, di essere parte di questa grande impresa collettiva. Il migliore in bocca al lupo che possa fare è l’augurio di anteporre sempre l’interesse della città a quello della fazione, di prestare attenzione ai “codazzi” e di restituire una speranza a tutte le persone che oggi si aspettano molto anche dall’amministrazione comunale. Un abbraccio forte a Paolo, il nostro sindaco: rendici sempre più orgogliosi di essere cagliaritani. Ora avanti tutta per questa città che vola e plana sull’acqua.