“Ora tocca a noi, ora tocca a tutte le Cagliari che ci sono”. Così recitava lo slogan del centrosinistra per le elezioni comunali del 2011. Tuttavia ogni giorno che passa ci rendiamo conto che c’è sempre qualche “Cagliari” alla quale tocca qualcosa in più o che sicuramente non ha il problema di cercare parcheggio. E questo non certo perché la Giunta Zedda abbia promosso una politica organica sui parcheggi. Anzi, dopo aver bloccato la realizzazione del parcheggio sotterraneo in via Roma e aver perso tempo su quello di via Cammino Nuovo, l’esecutivo di centrosinistra continua a fare l’equilibrista garantendo un giorno qualcosa ai residenti del centro storico e il giorno dopo a chi invece si reca nei rioni del centro per lavoro o per svago. Emblema di questa politica del tira e molla è la cosiddetta pedonalizzazione della piazza Palazzo. Cosiddetta, perché come era prevedibile un numero ingente di stalli per il parcheggio viene riservato alla Prefettura. Insomma, la pedonalizzazione vale solo per i comuni mortali. Mi permetto però di segnalare un particolare. Il Codice della Strada e conseguentemente l’ordinanza del sindaco prevedono la possibilità di riservare parcheggi alla Polizia di Stato. Gli autoveicoli che da lunedì in poi vengono parcheggiati negli stalli contrassegnati dalle strisce gialle sono della Polizia di Stato oppure no? Perché in questa seconda ipotesi devono essere sanzionati dalla Polizia Municipale, esattamente come quelli di ogni altro comune mortale!