Oreste Scalzone, leader di Potere Operaio e di Autonomia Operaia, tornerà in Italia da uomo libero. Dopo una condanna a 16 anni, venne liberato per motivi di salute (negli anni ’80!). Successivamente fu condannato per associazione sovversiva e banda armata, ma si diede alla latitanza (cosa diversa dal “rifugiarsi” di cui parla il sito internet del Corriere della Sera) in Francia. Ora la Corte d’Assise di Milano ha deciso che il reato è prescritto: pertanto, potrà tornare in Italia da uomo libero.
Cosa gli riserverà il futuro? Libri, lezioni all’Università oppure rimpatriate televisive con altri “bravi ragazzi” a ricordare quegli anni “formidabili” alla faccia delle vittime delle loro “eroiche” azioni?