Questa mattina sulle pagine de “L’Unione Sarda” una consigliera dell’opposizione ha rilasciato una dichiarazione troppo indulgente, a mio parere, nei confronti di coloro che occupano immobili di proprietà comunale, facendo una distinzione tra quelli abitati e quelli non utilizzati. L’unico punto in cui posso essere d’accordo con la collega è quello in cui auspica un’azione coordinata Comune-Regione per risolvere il problema della casa in città. Mi trova assolutamente contrario, invece, qualunque posizione che giustifichi chi sceglie la via dell’illegalità: tra due bisognosi non possiamo dare la precedenza a chi delinque, perché, così facendo, si rende quella “scorciatoia” più appetibile. Occupare un immobile comunale è reato: sia quando esso è abitato da altri – ed allora veramente la vicenda diventa intollerabile- sia quando esso deve ancora essere assegnato. Questa seconda ipotesi è solo apparentemente meno grave: infatti, si sta comunque negando un diritto ad altre persone che ne hanno bisogno e stanno pazientemente attendendo il loro turno. A ciò si aggiunge il fatto che non sempre gli abusivi si trovano in “stato di necessità” e che non sono pochi i casi in cui l’occupazione integra un’operazione criminale organizzata da chi poi cede l’immobile occupato a terzi. Come affrontare questo problema che desta particolare allarme sociale in città? Anzitutto occorre programmare un seria politica della casa e costringere la Regione a erogare finanziamenti più cospicui alla città di Cagliari, commisurati al fatto che il Capoluogo, a causa del suo ruolo, risponde alle esigenze diffuse in una zona più vasta rispetto al territorio cittadino. Occorre, poi, una battaglia vera contro le occupazioni abusive: il Comune, la magistratura e le Forze dell’Ordine devono stroncare un sistema che penalizza soprattutto i più deboli. Nei giorni scorsi, infatti, abbiamo letto sulla stampa le solite tristi vicende di poveri anziani che, dopo essersi allontanati momentaneamente, sono stati cacciati dalla propria dimora da una banda di occupanti. Alleanza Nazionale al Comune di Cagliari proporrà delle iniziative per dare una risposta concreta alla richiesta di sicurezza dei Cagliaritani che vivono nel timore e col pensiero di non potersi allontanare da casa.