L’indulto non è, come è stato scritto nell’ordine del giorno presentato dai colleghi del centro-sinistra, un “alto e straordinario atto di clemenza”. In quanto atto di clemenza, esso non è direttamente legato alla rieducazione del reo. Non favorisce, a nostro avviso il reinserimento sociale dell’ex detenuto. Ed in particolare siamo contrari a questo tipo di indulto, che ha rimesso in libertà anche i delinquenti recidivi, abituali e professionali. Ad aggravare la situazione vi è il fatto che la legge non è stata preceduta da una sana programmazione che preparasse gli Enti Locali all’onda d’urto di questo provvedimento che ha svuotato le carceri, né da provvedimenti di ampio respiro che migliorassero la vita tra le sbarre. E’stata una mera “indulgentia principis” e non può essere caricata di significati che non ha! Non potevamo assolutamente votare un o.d.g. che apprezzava con enfasi un provvedimento che contestiamo con tutte le nostre forze.
Qualcuno ha obiettato ormai l’indulto c’è e bisogna fare i conti con gli effetti che ha sortito. Ebbene, il Comune di Cagliari, nonostante l’esiguità delle risorse, fa già molto sia per gli ex detenuti che per le persone oneste. Queste ultime per Alleanza Nazionale hanno sicuramente la precedenza. Infatti, non possiamo accettare la logica di chi mette sullo stesso piano gli onesti e i disonesti, rendendo quasi preferibile per chi vive in condizioni di miseria la scelta di una vita da delinquente, perché offre maggiori possibilità. Per questi motivi abbiamo votato contro l’o.d.g. proposto dai colleghi del centro-sinistra.
Se, come sostengono i proponenti, volevano sapere quali misure sono state o saranno adottate dalla Giunta comunale per far fronte a questa situazione (cosa sulla quale, peraltro, l’assessore ha risposto in maniera esaustiva), perchè anzichè un o.d.g. intriso anche nella versione modificata di implicazioni di natura politica non hanno utilizzato l’interrogazione, lo strumento idoneo a chiedere chiarimenti?