Quando Francesco Totti sputò un avversario gli Italiani chiesero scusa e non fecero la sceneggiata vittimista che viene recitata dal numero 10 francese e dai suoi sostenitori. Nessuno chiese al romanista se fosse stato provocato o meno: si beccò la squalifica e tutti zitti! Ora Zidane appare sugli schermi delle televisioni d’Oltralpe come se fosse una verginella deflorata con la violenza da Materazzi. Abbiamo vissuto un mondiale in cui gli insulti nei confronti degli Italiani da parte dei Tedeschi e dei Francesi ormai non si contano più e in cui giornalisti ed opinionisti hanno irresponsabilmente alimentato questa vergognosa pratica, con grave irresponsabilità, perché avrebbero potuto causare anche degli episodi violenti, che solo la civiltà dei nostri tifosi ha evitato (non siamo certo hooligans!) Siamo stati continuamente e deliberatamente insultati in modo razzista: si sono abbassati a scrivere “Mafia in finale”. Ed ora vorrebbero far passare per razzista un nostro giocatore? L’azzurro, come ammesso anche da Zidane, non ha proferito alcuna frase razzista: ha fatto qualche riferimento non certo galante alla sorella dell’avversario. Non è il massimo della sportività, ma bisogna dire che Materazzi a sua volta ha risposto ad un atteggiamento provocatorio da parte del francese che gli ha offerto ironicamente la propria maglia. Sono episodi che capitano e l’interista ha fatto bene a non farsi mettere i piedi in testa quando, dinanzi all’inerzia della terna arbitrale, si è alzato in piedi dicendo che quell’episodio era stato visto da tutto il mondo. La nazionale francese in passato ha dimostrato di non saper vincere con stile ed ora di non saper perdere, riducendo la finale all’episodio in questione e dimenticandosi, ad esempio, del rigore inesistente fischiato a loro favore. Noi abbiamo conosciuto il gusto amaro della sconfitta, ma abbiamo saputo perdere. Ora abbiamo saputo vincere, alla faccia di chi ci ha insultato e anche degli stessi nostri connazionali che all’inizio del cammino invitavano a tifare il Ghana e poi hanno fatto la gara per farsi riprendere accanto ai vincitori. Les italien sono tetra-campioni! Un’ultimo cenno all’ennesima sortita del senatore Cossiga: ha annunciato più volte che si sarebbe ritirato dalla politica e non lo fa fatto. Almeno ci risparmi i suoi sermoni sul calcio!