Ci sono questioni sulle quali sembra che si possano raccogliere ampi consensi, al di là delle differenze politiche e, per questo motivo, appare ancora più difficile accettare che dopo tanti anni esse non abbiano ancora trovato una soluzione. Una di queste è quella del carcere di Buoncammino, rispolverata solo “sotto-elezioni”, dopo il sucidio di un detenuto o in occasione della visita di parlamentari e ministri competenti. Dopo tanti anni il carcere, sovraffollato, inadeguato anche per la polizia penitenziaria, invivibile, è ancora lì, sopra uno degli angoli più belli della nostra città, che potrebbe essere restituito ai Cagliaritani ed offerto ai turisti. Si deve dar vita ad una mobilitazione, condivisa da entrambi gli schieramenti, affinchè tra 20 anni non stiamo ancora qui a parlarne…